L’importanza della data del Giorno della Memoria serve
non solo a non dimenticare gli orrori del passato, ma, almeno, dovrebbe servire
anche a fare si che tali orrori non si ripetano più. Oggi invece in più parti
del mondo il genere umano sembra ancora non avere imparato gli errori del
proprio passato; in troppe parti del mondo si assiste a tragedie, guerre,
deportazioni non dissimili dagli orrori vissuti durante la seconda Guerra
Mondiale da Ebrei, Rom, Omosessuali e deportati politici. Analogie tra
l'assedio di Gaza dell’estate scorsa e l'assedio del Ghetto di Varsavia ... La
logica che ha preparato la ghettizzazione di Gaza (che un cardinale cattolico
ha definito «campo di concentramento») non è forse simile a quella che guidò la
ghettizzazione degli ebrei di Varsavia? Non vennero forse gli ebrei di Varsavia
costretti ad ammassarsi in uno spazio ristretto che divenne in poco tempo un
formicaio? Non venne forse costruito intorno a loro un muro di cinta della
lunghezza di 17 chilometri di tre metri di altezza esattamente come quello che
Israele ha costruito per rinchiudere i palestinesi? Non venne agli ebrei
polacchi impedito di uscire dai valichi che erano controllati da posti di
blocco militari? Per motivare la loro aggressione che uccide quotidianamente centinaia
di bambini e di donne, i dirigenti politici israeliani denunciano i missili
Qassam che in otto anni hanno causato dieci morti (tanti quanti l'aviazione
israeliana uccide in mezz'ora). E' vero: è terribile, è inaccettabile che il
terrorismo colpisca la popolazione civile di Israele. Ma questo non giustifica
lo sterminio di un popolo! Non giustifica il terrore indiscriminato! Anche gli
ebrei di Varsavia usarono pistole, bombe a mano, bottiglie molotov e perfino un
mitra per opporsi agli invasori. Armi del tutto inadeguate, come lo sono i
razzi Qassam. Eppure nessuno può condannare la difesa disperata e legittima
degli ebrei di Varsavia.
Occorre ricordare tutte le vittime del razzismo, quelle di ieri e quelle di oggi. Senza ipocrisia. Occorre non girarsi dall’altra parte e far finta che il problema dei profughi non ci riguardi: centinaia di migliaia di donne, bambini e uomini che, in condizioni disumane, scappano da guerre finanziate se non causate dall’ Occidente, sempre più reo di una politica internazionale fallimentare fatta di sfruttamento di terre e popoli. Centinaia di migliaia di persone, esseri umani, non in cerca di un futuro migliore, ma semplicemente di un futuro, di un presente...
Occorre ricordare tutte le vittime del razzismo, quelle di ieri e quelle di oggi. Senza ipocrisia. Occorre non girarsi dall’altra parte e far finta che il problema dei profughi non ci riguardi: centinaia di migliaia di donne, bambini e uomini che, in condizioni disumane, scappano da guerre finanziate se non causate dall’ Occidente, sempre più reo di una politica internazionale fallimentare fatta di sfruttamento di terre e popoli. Centinaia di migliaia di persone, esseri umani, non in cerca di un futuro migliore, ma semplicemente di un futuro, di un presente...
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