Il 6 e 7 giugno p.v. l'ANPI celebrerà a Roma il 70° anniversario della sua fondazione,
che avvenne appunto il 6 giugno 1944, in Campidoglio, a soli due giorni
dalla liberazione della città Roma. I promotori, partigiani delle
formazioni cittadine e delle brigate che avevano operato a ridosso dei
due fronti, di Cassino e Anzio, nel deporre le armi e dedicarsi
all'avvio della democrazia nella città ritornata capitale d'Italia,
vollero creare un sodalizio che riunisse i reduci, fosse di sostegno ai
familiari dei caduti, promuovesse gli ideali patriottici, di libertà e
solidarietà umana che avevano animato la Resistenza e spinto molti di
loro ad unirsi ai combattenti del rinnovato esercito italiano integrato
nelle forze armate alleate. A tali propositi l'ANPI è stata
coerentemente fedele in questi 70 anni di vita repubblicana, perseguendo
il bene comune, nel nome dei valori democratici che la Costituzione ha
recepito dagli oppositori al regime fascista e dal popolo italiano che
nella grande maggioranza ha espresso e sostenuto la lotta partigiana
contro occupanti nazisti e collaborazionisti subendo anche innumerevoli
stragi, persecuzioni di innocenti ed atti di vera barbarie.
A partire dal 2006, l’ANPI si è poi
arricchita della presenza e partecipazione attiva di molti
“antifascisti” che si riconoscevano nelle sue finalità statutarie e di
tantissimi giovani. Ciò ne fa oggi una prestigiosa garante del rispetto,
difesa ed attuazione della Costituzione e dei valori che in essa sono
espressi. Una garanzia che nasce non solo dalla presenza di più di
130.000 iscritti, ma anche dalla autorevolezza di un’Associazione che è
stata definita, in un importante documento giudiziario, come “erede e
successore” dei valori resistenziali. Insomma, un’Associazione
fortemente radicata nel migliore passato del nostro Paese, ma che guarda
costantemente al futuro, nella speranza che si realizzino al meglio i
sogni, le attese e le speranze dei combattenti per la libertà.